Baricco: Futuro, Progetto, Progresso.

Bella fotografia dello stato d’animo della societa’ attuale di Alessandro Baricco, ripresa da De Biase e Luca Chittaro alla giornata del Future Centre di Telecom Italia.

«Conta quello che raccontiamo. Non quello che effettivamente risulta reale. Non discuto questa situazione. Ma la voglio usare. Come ci raccontiamo il futuro?

La più diffusa narrazione del futuro, in Occidente, secondo me è: «Il futuro è finito».

Il futuro è una discarica nella quale buttare quello che rifiutiamo del presente.

Questo ha ucciso due categorie fondamentali. Progetto. Progresso.

Progetto: è ormai una cosa che riguarda al massimo due anni. La Toyota tanti tanti anni fa si diede un progetto per 15 anni avanti. E ora è due giri più avanti degli altri. Ma oggi, in Italia, nel mondo, che tipo di respiro e progettualità usiamo per fare il futuro? Siamo schiacciati sul brevissimo termine.

Progresso: era inequivocabile che i figli sarebbero stati più ricchi dei genitori. Oggi no. Questo è finito. Al massimo si può pensare che saranno più sicuri. O più sani. Nell’Ottocento la forma del romanzo ha accompagnato l’idea che l’umanità fosse lanciata nel progresso.

Difficile immaginare il futuro senza avvalersi di queste due categorie: progetto e progresso.

L’idea di futuro sembra essere stata sostituita dalla categoria di nuovo. E’ un impoverimento drastico. Viene da una mentalità commerciale, niente di male, ma è importante. Nell’idea di nuovo la nostra società si accontenta di vedere il futuro.

Nuovo non è differente. E’ una categoria più domestica e addomesticabile.

Un simbolo di questo nostro modo di pensare il tempo è nella forma narrativa di maggiore successo dell’Occidente: la serie televisiva. Lost. Doctor House. Csi. Lo schema: non si capisce perché lì, non si capisce da dove vengono e dove vanno, si sa che c’è un movimento di andata e ritorno che lascia sempre tutto dov’è. Non è come il film dove si parte da un punto e si arriva in un altro punto. In Doctor House il mondo non cambia mai. C’è un divenire in ogni respiro che apre e chiude, interroga e risponde, riportando tutto dove è partito. L’azione basata sull’idea che la storia possa essere infinita. Il movimento nell’immobilità.

Questa tecnica narrativa esclude categoricamente l’idea di futuro.

Noi occidentali abbiamo scelto questa forma narrativa come la forma narrativa più amata. Il presente è l’unico ossessivo accadimento. Esclude il passato e il futuro. Esclude il prima e il dopo.

Questi sono sintomi. Stiamo elevando il presente a unica vera realtà. Che cosa sta succedendo sul pianeta? Febbrile immobilità. Dove accade una sola cosa. Ogni giorno. Da molto tempo. Un numero enorme di umani sta entrando in un territorio di consumi, desideri, narrazioni, esperienze, emozioni che fino a qualche tempo fa era riservato a un’élite e che ora è disponibile a moltissimi. Accesso a informazione, esperienze, desideri, piaceri, luoghi. L’accesso.

Il gesto simbolico è la Caduta del Muro di Berlino.

E che cosa trova la gente che entra, superando le macerie del Muro? I supermercati, prima di tutto. Poi tutto ciò che insegna la nostra civiltà. La grammatica di tutto è ancora illuministo-romanticismo. La costituzione è quello che ancora proponiamo agli immigrati. Per mantenere le cose come stanno.

Ma… ma ci sono persone come Tim Berners Lee. I nuovi umani a cui è stato dato l’accesso ai vecchi privilegi hanno portato una diversa grammatica della mente. Una diversa meccanica della mente. Quelli che sono entrati e prendevano lezioni sulla vecchia grammatica ne stavano già creando un’altra. Questi umani erano differenti in alcuni elementi costitutivi dell’essere umano. Differenti. Non nuovi. Il web non è nuovo: è differente.

Gli insegnanti della civiltà tradizionale sono mutati dai loro studenti.

La mutazione. La grammatica è differente. Qual è il cuore di questa differenza? Secondo me, due punti
1. a un’idea di senso, di intensità come tesoro raggiungibile attraverso un lavoro di pazienza, di permanenza, di attenzione, di profondità, di concentrazione su un singolo punto, a quest’idea si è sostituita una differente idea, è un movimento dinamico, veloce in superficie in tutte le direzioni che coglie il senso delle cose;
2. un’idea completamente differente su che cosa sia naturale e artificiale, su che cosa sia reale e virtuale; è una cosa differente; la gente oggi pensa che chattare con uno sconosciuto sia una comunicazione reale (anche se crede che sia una ragazza su una sedia a rotelle e invece è un farmacista di sessant’anni); come i corpi degli sportivi saranno una somma di pezzi artificiali, farmaci e natura; non c’è più barriera tra naturale e artificiale.

Una sola parola? Esperienza. Il rapporto tra l’uomo e l’altro dall’uomo è l’esperienza che genera senso. Il differente è che cosa si pensa che sia l’esperienza. La domanda oggi è: che cos’è l’esperienza.

E dunque? Il futuro è finito. Questo è vero.

Il futuro non esiste come sviluppo del presente. Ma esiste come distruzione del presente. Il futuro non è per intellettuali che minuettano con le idee. E’ per selvaggi di genio. Che strappano con il passato.

Viviamo in una situazione che non prevede il futuro. Ma ci possiamo rendere disponibili al futuro. Se però cambiamo la grammatica. Distruggendo il presente.

Il mio compito? Conservare il grande patrimonio della storia. Mentre i selvaggi di genio portano una nuova grammatica, io ho un compito: il gesto quasi dell’amanuense. Riscrivere il mondo con la grammatica di quelli che l’hanno distrutto. Nella lingua del futuro. Perché quel futuro accada senza che sia una gravissima perdita».

Neve a Torino – ma l’Amiat non lo sa.

Non per essere i soliti rompiballe lamentosi, pero’… : sul sito del comune di Torino viene segnalato il servizio via SMS dell’Amiat:

Per informazioni, oltre alla pagina dedicata sul sito AMIAT, è possibile chiamare il numero verde AMIAT 800 017277 oppure inviare un sms al 340 7464084 con testo “INFONEVE” per ricevere aggiornamenti sulle nevicate via sms.

Io credo nell’utilita’ di questi servizi (e non voglio pensare che siano realizzati solo per fare vetrina – quello di GTT sui mezzi di trasporto, ad esempio, e’ veramente utile), per cui l’ho provato.

Ecco il testo del messagio ricevuto, adesso che sta NEVICANDO copiosamente:

Text from AMIAT_SpA:  “Non sono previste precipitazioni a carattere nevoso”.

La meglio gioventu’

In America Obama ha creato un team di giovani, validi e preparati esperti per risolvere la crisi strutturale in cui versa il nostro sistema consumistico: “We need the best people we can find, the best minds in our country to help us accomplish that plan, and people like Tim Geithner and Larry Summers are among those people.” ”

ll nostro vecchio, invece, non fa altro che lamentarsi: “”Sono ottimista e non credo sia logico dare troppo spazio al pessimismo … che è la canzone quotidiana della nostra opposizione, che è lungi dall’opposizione americana, pronta ad unirsi alla maggioranza in un momento di crisi. Noi abbiamo invece una opposizione che si scontra regolarmente con noi.”

Non sara’ ANCHE e SOPRATTUTTO che non abbiamo mandato proprio le migliori e piu’ preparate menti al governo, ora?

E tragicamente, nemmeno a sinistra svettano cervelli con grandi idee.

Fatalita’

Per il vecchio presidente del consiglio : Una drammatica fatalita’.

Per Legambiente e per GUido Bertolaso “una scuola su due e’ a rischio”.

Dall’enciclopedia La Rizzoli Larousse: fatalita’ : Forza sovrannaturale che sembra determinare in anticipo il corso degli eventi.

Anche in questo caso, abbiamo la conferma che il comico, quando non fa battute e siparietti, e’ solamente un vecchio signore inane, rassegnato in attesa della sua fine.

Noi italiani

Bell’articolo di De Rita sulla nostra societa’ e sul costume di noi italiani (via Corriere della Sera).

Vivere accanto e non connettersi. Questa è verosimilmente la base di quel declino della convivenza collettiva che a molti appare addirittura come una regressione civile. Guardiamoci dentro e attorno: viviamo tutti come componenti solitarie di una società che ha perso luoghi, occasioni e meccanismi di integrazione sociale. Le lotte per la liberazione individuale hanno rotto le connessioni di famiglia, di gruppo parentale, di osteria o circolo, di parrocchia, di comunità locale; la storia degli ultimi anni ha rotto il ritrovarsi dei singoli in ideologie, partiti, sindacati, luoghi e lotte di lavoro. Restiamo molecole che possano accostarsi ma che non si legano e integrano fra loro: facciamo «mucillagine», distesa informe di vegetazioni mai interconnesse. …. Occorre anzitutto uscire dalla tragica propensione a vivere qui e ora in un continuo presente di emozioni e responsabilità labili e cangianti. Tutto, dalla impressività mediatica ai proclami politici all’ accidia personale, vive di presente: non c’ è memoria, non c’ è futuro, non c’ è lo spessore temporale della vita, non c’ è direzione di marcia; c’ è solo spettacolo e ricerca di consenso, qui e ora. ….

Ipse Dixit: lentamente si prova a cambiare idea.

Ci sono voluti 16 anni affinche’ si verificasse un cambio di rotta a 180 gradi nelle dichiarazioni dei presidenti e candidati USA.  E questo solamente per rimanere sul piano verbale: spero (ma dubito) che ne occorrano meno per passare ora dalle parole ai fatti.

Obama: 2008

“We can’t drive our SUVs and eat as much as we want and keep our homes on 72 degrees at all times … and then just expect that other countries are going to say OK,” Obama said.

Bush: 2002

“The American way of life is a blessed one”.

Bush: 1992

“The American way of life is not negotiable”

Accogliere nei limiti

Dal libro Nuove Apocalissi di Enzo Bianchi:

C’e’ una tentazione, diffusa anche in certi ambienti del volontariato cattolico impegnati in prima fila sul difficile fronte dell’accoglienza degli stranieri, di pensare alla perfetta uguaglianza dell’altro, al criterio dell’accoglienza sempre e in ogni caso di tutti quelli che bussano alle nostre frontiere.

Ora, siamo consapevoli di quello che la storia ci insegna, e cioe’ che quasi mai il pane va verso i poveri e quasi sempre i poveri vanno verso il pane, cosi’ come siamo sempre piu’ coscienti della radicale uguaglianza di tutti gli essere umani di fronte a Dio e dell’universalita’ dei loro diritti, ma questo non puo’ tradursi automaticamente e acriticamente in un’accoglienza passiva e illimitata degli immigrati.

Che senso ha accogliere qualcuno senza poter fornire loro casa, pane, vestito e soprattutto una soggettivita’ e una dignita’ della nostra societa’?

Occorre riconoscere che esistono dei limiti nell’accoglienza: non i limiti dettati dall’egoismo che si asserraglia nel proprio benessere, ma i limiti imposti da una reale capacita’ di “fare spazio” agli altri, limiti oggettivi, magari dilatabili con un serio impegno e una precisa volonta’, ma pur sempre limiti.

Tavola periodica delle interferenze

Da “Union of Concerned Scientists” :

Tavola Periodica Interferenze USA

Classifica e dettaglia i principali casi di influenza della pubblica amministrazione USA attuale in campo scientifico. Da buon rappresentante dei petrolieri, il presidente si e’ dato un gran da fare per l’ambiente…

La tabella originale e’ interattiva: cliccando su ogni casella, si ottiene una pagina di approfondimento sul tema. Dalle Foreste al Petrolio c’e’ di che sbizzarrirsi.

Finlandia: multe proporzionali al reddito

Me ne aveva fatto cenno un finlandese qualche anno fa, parlando di automobili ed eccessi di velocita’. Da loro le multe per violazioni dei limiti di velocita’ o per altre infrazioni del codice sono proporzionali al reddito dichiarato di chi infrange il limite. Gli agenti di polizia inviano un SMS con il codice fiscale della persona, e ricevono l’indicazione del reddito dichiarato: in questo modo sono in grado di calcolare subito l’ammontare dell’infrazione.

Bell’uso della tecnologia, e in fin dei conti molto democratico.  Non sarebbe male venisse adattato lo stesso principio anche da noi!

Piu’ info qui, sul sito della Michelin e quello della Commissione Europea.