vive la France!
La Francia ha (come sempre) le idee chiare sul futuro.Ancora una volta viene interpretato in modo corretto il ruolo pubblico: fornire una indicazione di traguardo per convogliare energie ed azioni – naturalmente anche dei privati – al fine di fornire un servizio per la collettivita’. Per restare nella corsa internazionale gli stanziamenti consacrati alla ricerca dovranno passare al 3 per cento del Pil in dieci anni.
Qui in Italia stiamo ancora arrancando attorno ad un misero 1.6 in discesa, con obiettivi europei del 2%. E gli unici progetti nazionali che siano confrontabili sul piano delle ambizioni (solo su quello, non sulle ricadute positive…) sono quello del ponte di Messina…:-( .. sulla cui fattibilita’ e redditivita’ premono dubbi piu’ che fondati.