Gia’… causa la disponibilita’ di tempo dovuta al piccolo incidente in bici, e la curiosita’ di riprendere ad aggiornare il sito – in questi giorni sto “giocando” a riaggiornare script e sito con le ultime tecnologie.Un bel divertimento per me, molto piu’ creativo che non risolvere cruciverba o sudoku!
Alla via cosi! 🙂
Categoria: tecnologia
Un giorno in Internet
Tanto per avere qualche ordine di grandezza di Internet: al giorno, 3 milioni di foto caricate su Flickr, 700K nuove persone su FB,… (da Lifehacker).
Musica & social
Cercando un modo facile per condividere la musica che ascolto, dopo aver provato per qualche tempo Last.fm + FB + plugin (abbandonato perche’ un po’ troppo chiuso), ho trovato oggi TwittyTunes. Si tratta di un’estensione del browser che intercetta il player esterno con cui si ascolta la musica e permette di postare le info sul brano sui social network principali (FB, twitter, skype e vari client di IM). Un altro piccolo contributo (inutile) al mare magnum di ruscelli di informazione che passano in real time su twitter… 🙂
wp update: iphone
Oggi un po’ di belletto… ho aggiunto a questa installazione di wordpress il plugin wptouch. Si, da iphone si legge meglio ora 🙂
SMS alla guida: video e test per mettersi alla prova…
Lo sappiamo, e ogni giorno la cronaca ce lo ricorda: telefonare e mandare SMS mentre si e’ alla guida e’ pericoloso.
In questo video segnalato dalla BBC si vede una realistica drammatizzazione delle conseguenze di un attimo di distrazione mentre si e’ alla guida: basta poco.
Basta veramente poco per mandare in saturazione il nostro cervello mentre si e’ alla guida, distraendoci e rallentando cosi’ le nostre reazioni.
C’e’ questo giochino Flash del Ministero dei Trasporti inglese: semplice, efficace – e in pochi minuti si vedono i risultati…
Provato? … vero che chi l’avrebbe detto che… 🙂
Per chi vuole continuare, segnalo quest’altro comparso tempo fa sul New York Times.
Piu’ semplice … ma eguamente efficace….
Le ricompense distruggono la creativita’.
Da TED 2009:
…Pink shows a slide title “The candle problem,” a psychological experiment created by Karl Duncker in 1935. A person is brought into a room and given a candle, a box of thumbtacks and matches and asked to attach the candle to the wall so that the wax doesn’t drip on to the table. The person who can solve the candle problem is one who, rather than seeing the box as receptacle for the tacks, sees it as something that can be used in the solution. The box is tacked to the wall and the candle placed on it.
This experiment is used to learn about incentives, Pink explains. Two groups of people are offered the problem — the first group is simply timed and the second group is offered rewards. It takes the second group three and and a half minutes longer than the first group, on average, to solve the problem. “That’s not how its suposed to wrk! I’m an American. Incentives work!” Pink exclaims. But, he says, this experiment has shown that incentives actually dull thinking and block creativity and he notes that this is not an aberration. It’s been shown over and over again. It’s one of the most robust findings in social science and also one of the most ignored. There’s a mismatch between what science knows and what business does.
Another experiment was done with the problem presented in a slightly different way. Th tacks were taken out of the box, and then the incentivzed group did much better than the other. Pink says this is because it’s an easy problem. For these types of tasks of narrow focus, where you can see the goal right there, rewards work really well.
However, he points out that around the world, white collar workers are doing less of this second type of work and more of the first. Narrow tasks have become fairly easy to outsource and to automate and right-brain conceptual tasks have become more important….
He draws on the a study by Dan Ariely and his colleagues. Ariely et al found that once the given task in one of these experiments was only a mechanical skill, rewards would mean better performance, but if any rudimentary cognitive skill was needed, a larger reward would mean a worse performance. …
So, Pink says, to get out of the messes of the 20th century, we don’t need to do more of the wrong things. We need a new approach, one that includes three basic elements: Autonomy, mastery and purpose. These are the building blocks of an entirely new operating system. Today, he says he’s going to talk about autonomy. The traditional notions of management are great if you only want compliance, he explains. But for creative thinking, we have to approach things differently.
…
Science knows that motivators only work to solve narrow problems, Pink declares, but they destroy creativity. Maybe, he says, if we can increase productivity in solving the candle problems everywhere, we can change the world.
Disassemblaggio di un Iphone 3GS
Il video iPhone 3GS disassembly in stop-motion. Alti livelli di miniaturizzazione…. alla fine e’ (quasi) tutta batteria (anche se rispetto al modello precedente dura moooolto meno…:)
A Torino: trasporti via SMS
In attesa che anche a Torino si diffonda l’utilizzo degli SMS per i servizi di trasporto (come a Roma, per l’acquisto di biglietti – o a Trento per pagare il parcheggio), da segnalarne l’utilizzo per la chiamata dei taxi.
E’ partito a Torino il nuovo servizio di prenotazione taxi via sms. A renderlo possibile è un accordo siglato tra Telecom Italia e Cooperativa Radio Taxi Torino 5730. Si tratta del primo servizio di questo tipo in Italia ad avvalersi di una piattaforma tecnologica dedicata per gestire la trasmissione dei messaggi e consente di richiedere la disponibilita’ di una vettura sul territorio torinese attraverso l’invio di un sms al numero 339 9941333.
Il messaggio, con l’indirizzo del cliente, viene inoltrato a un sistema automatizzato che è in grado di localizzare l’auto piu’ vicina, contattarla per verificarne la disponibilita’ e rinviare al cliente un Sms di conferma contenente il codice identificativo del taxi in arrivo e il relativo tempo di attesa. Il tutto nel giro di pochi secondi.
iphone: errore ripristino
Questa mattina era pronto l’aggiornamento alla versione3.01 dell’iPhone GS. Fiducioso, ho dato come al solito l’ok…. ma poi a meta’ del ripristino della nuova immagine si e’ verificato un errore imprevisto e il cellulare e’ rimasto con la schermata di richiesta connessione ad iTunes, senza dare alcun altro segno di vita. Ho staccato dal PC il cellulare, riavviato iTunes e provato nuovamente a ripristinare il cellulare: niente da fare.
Ravanando allora in rete, ho trovato questa guida per risolvere i problemi durante l’installazione. Ho cancellato il file “ipsw” dell’ultima versione (che probabilmente si era corrotto durante il download) e provato a riaggiornare il terminale. Ha funzionato!
Update and restore alert messages on iPhone and iPod touch
If the issue is resolved by a new user
When a restore issue is specific to a user, it is likely due to an unusable .ipsw file. iTunes uses “ipsw” files to restore your iPod or iPhone. If those files are unusable, then try deleting them so iTunes can download a new copy of them. Creating a new user will also cause new .ipsw restore files to be downloaded in the new user. You can find the “.ipsw” files in these locations:
Mac OS X
iPhone: ~/Library/iTunes/iPhone Software Updates
iPod touch: ~/Library/iTunes/iPod Software Updates The tilde “~” represents your Home directory.
Windows XP
iPhone: C:\Documents and Settings\[username]\Application Data\Apple Computer\iTunes\iPhone Software Updates
iPod touch: C:\Documents and Settings\[username]\Application Data\Apple Computer\iTunes\iPod Software Updates If you don’t see the Application Data folder, you may need to show hidden files.
via Update and restore alert messages on iPhone and iPod touch.
Usa & Canda: un mese di viaggio tracciato col GPS, ora in Google Earth
Dopo circa un annetto (il viaggio fu fatto nell’estate del 2008), ho finalmente completato una parte del lavoro per mettere finalmente online e a disposizione di chi voglia visitare gli Stati Uniti (west) e la zona di Vancouver il tracciato dettagliato del GPS (visibile da Google Earth) del percorso giornaliero fatto durante un mese di viaggio.
Ogni giorno il fido cellulare tracciava il log GPS di quanto percorrevamo: a piedi, in auto (circa 11.000 km) e talvolta in battello. E cosi’ ci siamo ritrovati con un bel ricordo – naturalmente oltre a quelli personali, alle foto e alle emozioni vissute ora per ora!
Non ho “ancora” georeferenziato le foto… vabbe’, sara’Â per la prossima volta! Per ora il materiale e’ Qui.
Come sempre a disposizione per consigli, suggerimenti (e per integrare le note !)