Puccini half marathon: prepariamoci…

La prima gara del 2009! E’ ancora vivo il bellissimo ricordo della corsa dell’anno scorso, con una giornata di sole che ha accompagnato la fresca aria di gennaio lungo il bellissimo percorso della gara.

E’ la prima corsa della serie dell’anno, la preparazione e’ gia’ iniziata da qualche settimana, e mi sa che anche questa volta i tempi saranno nella media dello scorso anno, senza alcun miglioramento (che si manifesta invece verso aprile).

Devo macinare ancora piu’ chilometri, e con allenamenti di qualita’, non tanto per correre.  Cosa che durante queste festivita’ sono riuscito a realizzare in parte: ho corso un centinaio di KM, dribblando nevicate e godendomi le basse temperature in piazza d’armi a Torino – ma adesso e’ gia’ da qualche giorno che le scarpe restano ferme… causa neve. Cosi’ salta questa settimana, conto sabato o domenica di riprendere: rimane cosi’ solo l’ultima settimana per scaldarsi ancora prima di domenica 18, a Torre del Lago!

Viaggio di Pasqua: Atene

Quanto una gestazione e’ durata la scelta delle foto, l’inserimento del testo di commento e l’upload sul sito: comunque, ora ci siamo.

Mosaico foto viaggio Atene

Qui la traccia dei giorni di vacanza di pasqua trascorsi ad Atene, e qui le foto: come sempre,a disposizione per commenti e consigli! 😉

Prosecco

In questo articolo del NYtimes , si illustra il continuo successo che il prosecco nostrano sta avendo nel mondo. E, con il successo, anche le imitazioni, come quella del prosecco in lattina… che barbarita’!Questa volta vengono dall’estero, ma qualcuno si ricorda di una ventina di anni fa con il vino “Giacobazzi” in lattina!?

Visto come un’alternativa economica al piu’ blasonato champagne, il prosecco sta cercando una prima (tardiva) tutela a livello di marchio in Italia, per poi estendersi all’Europa. Intanto continuo a gustarmi in questi giorni l’ottimo prosecco Stella di Valdobbiadene… 😉

Dolore al tendine di achille: cure

Da qualche tempo mi va e viene un dolore al tendine di achille, specialmente dopo corse e allenamenti. So che e’ un mio punto delicato, avevo gia’ fatto un’ecografia da cui non risulta nulla di particolare se non uno spessore ridotto del tendine.

Sono andato nuovamente dall’ortopedico che, dopo avermi fatto un’applicazione di mesoterapia, mi ha detto di continuare pure con gli allenamenti, facendo comunque ogni giorno esercizi di rafforzamento e distensione dei muscoli del polpaccio. Due volte al giorno, tre serie di 25 estensioni dei polpacci stando in punta su di uno scalino e flettendo entrambi i talloni dei piedi in basso di qualche centimetro.

Non posso dire che stia gia’ producendo effetti positivi – fra qualche mese si dovrebbero vedere effetti positivi.

E’ curioso pero’ che proprio negli stessi giorni nel gruppo “Runner” di Linkedin qualcuno avesse posto la domanda di come guarire dai dolori al tendine di achielle, e che le risposte giunte siano le stesse che ho poi ricevuto dal medico: in tutti i casi, si rifacevano ad uno studio di dieci anni fa di un’universita’ svedese… 😉

Neve a Torino – ma l’Amiat non lo sa.

Non per essere i soliti rompiballe lamentosi, pero’… : sul sito del comune di Torino viene segnalato il servizio via SMS dell’Amiat:

Per informazioni, oltre alla pagina dedicata sul sito AMIAT, è possibile chiamare il numero verde AMIAT 800 017277 oppure inviare un sms al 340 7464084 con testo “INFONEVE” per ricevere aggiornamenti sulle nevicate via sms.

Io credo nell’utilita’ di questi servizi (e non voglio pensare che siano realizzati solo per fare vetrina – quello di GTT sui mezzi di trasporto, ad esempio, e’ veramente utile), per cui l’ho provato.

Ecco il testo del messagio ricevuto, adesso che sta NEVICANDO copiosamente:

Text from AMIAT_SpA:  “Non sono previste precipitazioni a carattere nevoso”.

Puccini Marathon: il bello di una corsa.

E cosi’ ci fu infine la corsa. La Puccini (half) Marathon. Dopo la pioggia del giorno precedente, un bellissimo sole ci ha accolto al mattino della domenica alla partenza, a ridosso del Lago di Massaciuccoli, a Torre del Lago. Diverse centinaia di persone, il sole di gennaio che lento scruta ogni angolo, ogni albero, viso e casa.

Logo Puccini Marathon

Qualche giro di corsa per riscaldarmi i muscoli, lo stretching che oltre alla necessita’ assume anche un ruolo secondario scaramantico, di concentrazione: le ore passate ad allenarsi oramai sono finite nelle gambe, nel cuore, nella testa – non rimane altro che concentrarsi per tirarle fuori durante la corsa, passo dopo passo, chilometro dopo chilometro.

I soliti tipi attorno: dai (pochi) minimalisti, corridori per il puro piacere di correre ai super-tecnologici in collegamento diretto con i satelliti per conoscere tempi, posizioni, medie – gli amici delle polisportive, qualcuno gia’ in maschera per il carnevale. Mi piace molto correre, mi piacciono le gare e la sfida con i miei limiti: gareggiare in gruppo? si, anche se alla fine si perde un po’ del fascino della concentrazione, dell’ascoltarsi durante il percorso.

Tre, due, uno: partenza! Il serpentone inizia veloce a snodarsi lungo il viale che dalle rive del lago va fino al paese – gli altoparlanti emettono le pucciniane note di Nessun dorma (che altro?), che danno una carica e una emozione al pari di una barretta di destrosio…. e poi i chilometri si allungano, la media che tengo e’ veloce, in linea con le aspettative – e continuo.

I piedi, le gambe, il corpo tutto risponde bene in una lieta fatica che si allunga lungo il percorso: primi venti minuti, secondi – proseguiamo per il viale dei Tigli, bellissimo cammino alberato parallelo all’Aurelia e alla costa. Ancora chilometri, tutto prosegue bene – il ritmo e’ costante, il passo non e’ pesante e il fiato e’ armonioso. E gia’ si incrociano i primi che stanno tornando indietro – la loro media fara’ si che raggiungeranno il traguardo poco dopo l’ora… E si continua.

Ancora chilometri, siamo oltre la meta’ , i tempi sono nella media stimata – un po’ di fatica inizia ora a sopraggiungere, il passo si appesantisce accorciando la falcata – ancora cinque chilometri e poi ci siamo. Attacchiamo il tratto lungomare, passando sulla strada che costeggia i locali in riva al mare. Mi raggiunge un gruppetto con il pacemaker in testa: e’ quello di 1h 45′ … all’andata lo avevo superato troppo velocemente, ora mi supera incitanto come una chioccia il suo gruppetto che lo segue fedelmente. Sento che la stanchezza cresce nelle gambe, il mio muretto sta arrivando – ma non mollo, mi accodo anch’io forzando il ritmo al loro.

Ultimo chilometro, ultimo sforzo – per tagliare a 1h 44′ 34″ – abbassando cosi’ di circa dieci minuti il mio record. La gioia di avere corso, la gioia di essere arrivato e, certo anche quella – la gioia di essere migliorati!

Bella corsa, dopo la neve.

Dopo la nevicata, breve ma intensa, di ieri oggi e’ una bellissima giornata, con la fredda nitidezza delle giornate di inverno in cui il freddo rende limpido e sospeso il tutto. Con i colleghi siamo andati al campo a correre, ma visto il fango lasciato dalla pioggia e neve dei giorni precedenti sulla corsia, abbiamo optato per una corsa fino al parco della Mandria e ritorno. Tutto su strada, passando per il centro di Venaria e per i giardini adiacenti al fiume – il solito giro: bella comunque la sensazione di ieri, con la neve ghiacciata che ad ogni passo scricchiolava sotto le suole, con l’aria fresca che entrava nei polmoni, le vicine montagne imbiancate sullo sfondo e il freddo sole che illuminava il paesaggio.

Partenza per la corsa

Oggi piove. Ho appena finito di preparare la borsa da corsa con le scarpe, maglia e calzoncini, e fra poche ore si parte per Torre del Lago, dove domani correro’ la Puccini Marathon (e’ una mezza, anche se non so perche’ continuino a chiamarla marathon.. mah!). Da qualche giorno seguo le previsioni meteo della zona – domenica dovrebbe smettere la pioggia, lasciando solo qualche nuovola in cielo…  Non che la cosa mi preoccupi piu’ di tanto: in allenamento ho gia’ corso sotto la pioggia, chiaramente preferisco senza, ma se dovesse esserci non mi creo problemi: basta sapere adattarsi, come in tutto!

WordPress: widget

Sto aggiornando ancora il blog,cercando di utilizzare la flessibilita’ offerta dai widget… ma i risultati che finora sto ottenendo variano ancora troppo a seconda del browser utilizzato! acc… ancora da patchare qualcosa negli stili.

Ancora un trasloco.

Ancora un trasloco. Di web. Dopo piu’ di tre anni in cui queste pagine hanno riposato tra le braccia di mamma Google (chissa’, al femminile, forse perche’ un abbraccio e’ donna – o forse perche’ come tale tranquillizza di piu’?) – ho deciso di spostare il tutto sulla piattaforma di blog WordPress.

E’ cambiato il layout, piu’ sobrio – anche se sulla sidebar (qui a sinistra) ho lasciato un po’ di cosette che gia’ avevo.  Il prossimo passo sara’ l’intestazione e poi il passaggio sara’ completo.

Nel frattempo e’ stato utile per apprendere qualcosa di piu’ sia su WP sia su Aruba, il provider che mi ospita.