Due articoli che giungono da fonti diversi su due aspetti complementari che vedono al centro il tema dei brevetti e della vita.
Dan Gillmore riprende un articolo del WSJ (che non e’ l’ultimo giornaletto di quartiere) in cui si sollevano sospetti pesanti (ma direi quasi ovvi…se il profitto e’ la sola regola prima della societa’ attuale) sull’atteggiamento della Roche, che ha dichiarato tempi lunghi di produzione (proprio quando tutti i governi stanno facendo prenotazioni, in modo che chi arriva prima/paga di piu’ si accaparra le prime forniture) quando poi risulta invece che i tempi sarebbero di molto inferiori. E di come il governo statunitense intenda innanzitutto tutelare la proprieta’ intellettuale di chi i vaccini produce.
E quindi, come conclude il pezzo: The Bush administration will defend patents before it defends your life.
E poi questo pezzo del National Geographic: da uno studio risulta che circa il 20% delle sequenze genetiche del DNA umano siano gia’ state brevettate – come se qualcuno avesse inventato qualcosa! Di fatto, hanno solo scoperto cosa la Natura ha fatto in millenni di selezione, e ci hanno messo sopra il cartellino di “proprieta’ privata”. Male, molto male.