Questa si’ che e’ una bella innovazione nel campo della fotografia (… come se l’essere passati al digitale non contasse nulla!). All’universita’ di Stanford hanno ideato un meccanismo di micro lenti poste tra la lente e il piano del sensore di una macchina fotografica, che alterando i percorsi e la quantita’ di luce che incide sul sensore, permette di potere ottenere in fase di post-processing (dopo che si e’ scattato!) la messa a fuoco dinamica e variabile di qualsiasi piano tra la macchina e lo sfondo – e non come succede ora di una sola regione (e fatta la scelta, dopo lo scatto non si torna piu’ indietro). Da provare (non appena ci saranno macchine commerciali..)!