Ancora una volta, il giornale di Torino non perde l’occasione per buttarsi a testa bassa nel becero giornalismo di cronaca.
Il titolo di apertura del pezzo e’ decisamente derisorio e denigratorio nei confronti del preside del Liceo Copernico di Torino, che ha chiamato i carabinieri per indagare sullo spaccio di droga che si compiva all’interno dell’istituto:
“Il preside si spaventa”. Ma chi l’ha detto?
Ha semplicemente visto e osservato un reato, e ha domandato cooperazione a chi di competenza. Certamente e’ piu’ responsabile e dotato di senso civico del preside del Boselli, dove pochi giorni dopo i carabinieri hanno compiuto una retata nell’istituto dove le operazioni di spaccio si compivano apertamente alla luce del sole. Dove era e cosa stava facendo il preside ? Stava forse pensando alla sua pensione? In maniera irresponsabile ha accusato le forze dell’ordine di interventismo, esigendo un rispetto di autonomia che supera ogni limite.
E ben ricorda oggi il procuratore capo di Torino, Marcello Maddalena, che “scuole non possono essere considerate zone franche, in esse le forze di polizia non possono non entrare e accertare eventuali reati.”