Profondamente vera questa definizione dell’accidia:
L’accidia e’ il piu’ intellettuale dei peccati. E’ il rifiuto della vita, dei suoi pericoli e dei suoi dolori. E poiche’ non e’ naturale dire di no alla vita, solo l’intelligenza puo’ portare a una simile distorsione e mantenerla in essere. Ma cio’ significa, dire di no alla bellezza e alla gioia della vita, e condannarsi a un polveroso, gialliccio e stantio destino di romitaggio, tanto piu’ odiato e insopportabile, quanto piu’ necesssario e irrinunciabile.
(C. Marlowe, Doctor Faustus, Scena VI)
E sul tema, un legame con la politica e il bene pubblico, chiaramente illustrato dal Carlo Maria Martini. Un male strisciante, di equivalenza di tutte le posizioni e di tutti i concetti … come se le opinioni fossero esposte, l’una accanto all’altra, come merci uguali in una bancarella delle scelte o in un supermercato, con la sola differenza che alcune sono piu’ reclamizzate di altre.