Libri: L’amore non guasta

Pirandello. E’ il confronto immediato che viene subito alla mente dopo aver letto solo qualche capitolo, pur essendo evidenti una differenza di stile, di personaggi, di luoghi che fanno da sottosfondo alle vicende dei personaggi. O alla stessa vicenda, ripresa e raccontata da una pluralita’ di punti di vista, che compongono il caleidoscopio del reale ciascuno partendo dalla propria esperienza.

Punti di vista che, nella originale architettura del libro, non solo provengono dalla realta’ dei singoli personaggi, dalle loro esistenze solitarie – ma anche dalla realta’ dei racconti che uno di questi compone, e che contribuiscono pariteticamente al reale del vissuto dei personaggi a comporre l’insieme dei punti di vista.

Mi e’ piaciuto, sia nello stile sia nei contenuti: un po’ malinconico nelle descrizione dei fallimenti esistenziali, ma genuino e argutamente profondo nell’illuminare alcuni aspetti del nosto vivere quotidiano.
COE - L'amore non guasta
Qualche brano qua e la’:
Sul Natale
L’atmosfera di divertimento coatto a essere così deprimente,e a far montare tutt’intorno a lui una corrente palpabile di panico e disperazione repressa.A natale la gente non sopporta di essere infelice.In qualunque altro periodo dell’anno passi,ma se sono infelici a natale sanno nel profondo del cuore di essere infelici in modo insanabile.

Sugli alibi che molte volte ci piace costruire e tenere in vita…:
come molte persone,mi piace trascinar questo senso dell’occasione perduta,perché da alla mia vita una porta di patina estetica ed è una buona scusa per sentirmi infelice quando le cose non vanno bene.Posso sempre dire a ne stesso,e fingere che il problema vero sia quello.

Sul principale ostacolo al miglioramento e cambio personale: i conoscenti
è il modo peggiore di usare la gente.Prima decidono cosa vogliono che tu sia,e poi ti pigiano e ti ripigiàno dentro quello stampino,fino a farvi veramente male.

Sul differente approccio all’ironia tra le donne e gli uomini:
sai,agli uomini l’ironia piace perché e tutt’uno con il sentimento del potere,del distacco,della superiorità,cioè con le cose insite in loro.Il riso femminile e il riso maschile sono completamente diversi.Io credo che il riso delle donne tu non lo capisca affatto:perché è tutt’uno con la liberazione,con il lasciarsi andare.Perfino il suono e diverso,non è quel ringhio che senti quando gli uomini si mettono a ridere tutti insieme.

Segolene, la luddista

La Stampa di oggi riporta queste parole del candidato presidenziale francese, Segolene Royal:
«Le donne operaie sono il proletariato di oggi. Condanno la logica dell’eliminazione delle salariate con l’automazione delle casse dei supermercati».

Corsi e ricorsi storici: anche nel nuovo millennio sopravvivono quegli stessi memi che gia’ all’inizio del ‘800 si manifestarono nel movimento del luddismo. Casse di supermercato al posto di telai: due secoli di innovazione, certo. Ma le paure sono sempre le stesse.

700 km

Per l’esattezza sono 701 i km percorsi correndo dal 23 ottobre 2006 fino ad oggi con le mie scarpe di allenamento (e finora, gara). Mi sto avvicinando alla soglia degli 800 km, considerati come la durata media senza troppe perdite di prestazioni.

Per me si tratta della prima volta (spero di una lunga serie!) in cui una scarpa si consuma per i chilometri percorsi: la suola si e’ ridotta, e compaiono i primi buchi verso la punta… si, e’ tempo di pensare al prossimo paio!

Powerpoint fa male

Humans just don’t like absorbing information verbally and visually at the same time – one or the other is fine but not both simultaneously.

E’ la conferma di quella sensazione che molti di noi hanno provato, e continuano a provare, quando soloni presentano i propri lucidi (tipicamente scritti fitto fitto) leggendoli riga per riga!

Senza arrivare ai sofisticati spunti discussi in Presentation Zen, basterebbero un po’ piu’ di competenza, preparazione e … un pizzico di creativita’.

Lezioni di Volo

Ieri sera siamo andati a vedere il film Lezioni di volo di Francesca Archibugi, storia di due ragazzi della Roma benestante che dopo la bocciatura scolastica vanno in vacanza in India, dove vengono derubati e rimangono diverse settimane in un centro di assistenza.

Film ben progettato, con piu’ anime che tra di loro si intrecciano abilmente, senza che una abbia sopravvento sopra le altre: e cosi’ quando sembra un film sulle famiglie di origine si passa ai ragazzi, quando sembra un film del genere romanzo di formazione …zac, si fa un affondo sulle condizioni di indigenza e poverta’ culturale di certe popolazioni… per poi passare ai rapporti tra uomini e donne di eta’ diversa.

Memorabile (per lo scoppio di ilarita’ generale in sala) lo scambio di battute tra i due protagonisti: “Cosa ne pensa un ragazzo dell’88 di una ragazza dell’73?” – “Non lo so, a scuola ho tre in matematica”.

Per terminare con una frase da Baci Perugina (o, visti i tempi, da Moccia):
Amami quando lo merito meno, perchè sarà quando ne ho più bisogno

Piu’ benzina, meno cucina

Potrebbe essere questa un po’ la sintesi di notizie come questa:

Grazie al boom dell’etanolo quest’anno il terreno utilizzato per la coltivazione di granturco crescerà del 15% a 90,454 milioni di acri per il boom della domanda di etanolo.

Non e’ vero quindi che manca la terra per trovare spazio per avviare nuove coltivazioni di granoturco per alimentarci, sfamare le popolazioni povere: se si tratta di sacrificare terre alla divinita’ dell’auto si trovano, eccome. Sinceramente questa “nuova” tendenza di utilizzare i risultati di coltivazioni destinate all’alimentazione per ricavarne energia mi lascia alquanto perplesso, sebbene l’etanolo inquini meno e richieda meno energia per produrlo (rispetto al petrolio).

E che questo trend non sia cosi’ pulito come sembra, emerge anche da questo articolo di Wired:
“The only economical way to make ethanol right now is with corn, which means the burgeoning industry is literally eating America’s lunch, not to mention its breakfast and dinner. And though ethanol from corn may have some minor benefits with regard to energy independence, most analysts conclude its environmental benefits are questionable at best.”

Pulizia di primavera

No, non di casa – ma delle tastiere dei computer.

pulizia tastiera pc usbpulizia tastiera pc usb
Utilizzando un piccolo ma ingegnoso aspirapolvere con alimentazione usb (e illuminazione, spazzole e bocchette aspiratrici), gentilmente imprestatomi da una collega, ho fatto le pulizie pasquali ai pc di scrivania. Era da un bel po’ che non venivano sottoposti ad una ripulitura approfondita – penso che per qualche altro anno saro’ a posto.